Il paese dei poveri

IL PAESE DEI POVERI – Recensione su Visio

Un grazie di cuore a Massimo per questa bella recensione 🙂

copertina

“Visionario. Sia nello stile che nel contenuto. Il secondo messaggio è forte: la società ghettizza sempre più i poveri. Chi è diverso, chi non ce la fa da solo, chi ha perso il lavoro, chi insomma non si allinea, viene rinchiuso in un recinto concettuale, che in questa storia prende la forma di un campo di lavoro.

Cambiano i modi e le forme, ma l’isolamento dei poveri dalla scena “benpensante” resta uno dei punti fissi delle società di tutti i tempi. Anche oggi. E nel futuro distopico della storia lo sarà sempre di più. Il protagonista, dopo aver perso la propria occupazione, si ritrova in un campo di lavoro con un posto assegnato e un regolamento scritto sul muro. Dopo vari snodi narrativi il protagonista sarà aizzato contro quello che fino a quel momento era stato il suo unico compagno: anche questa una scena visionaria, che rimanda ai metodi utilizzati dalla società per dominare meglio le parti sociali, cioè metterle contro.

Visionario anche lo stile: punto di vista mobile, che però non distrae troppo e una narrazione arricchita da descrizioni a volte anche estenuanti, ma che nel complesso danno all’intero scritto più spessore.

E nel finale il protagonista sceglie di abbandonare la società. Ma lo fa portando con sé anche il suo futuro.”

La recensione completa è qui

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