Iniziamo oggi una nuova rubrica, dando voce direttamente ai lettori che hanno avuto la fortuna, o la sfortuna ( eheh ) di leggermi. Partiamo quindi da Gresi Vitale, lettrice accanita e recensitrice per il blog letterario Sogni d’Inchiostro.
I: Ciao Gresi! Raccontaci, come sei venuta a contatto con Celeste 1872?
1) Sono venuta a contatto con Celeste grazie all’anteprima che il suo autore ha pubblicato qui, su Facebook!
I: Conoscevi Ivano Mingotti già prima di leggere Celeste?
2) Si. In passato, ho avuto l’onore e il piacere di leggere Sotto un sole nero e Tre stelle sotto il sole, un suo libro gratuito.
I: Allora, dicci: come hai trovato il libro? Ti è piaciuto?
3) Meraviglioso. Profondo. Intenso. Una delle migliori letture di questo 2015.
I: È stata una lettura facile o difficile?
4) Facile. Ammetto che ho riscontrato qualche difficoltà, invece, con la precedente lettura di Sotto un sole nero.
I: Ti sei sentita coinvolta dalla narrazione, o non vedevi l’ora di finirlo?
5) Assolutamente coinvolta. Mi é dispiaciuto davvero moltissimo giungere alla fine in poco tempo.
I: Quale personaggio ti sembra realizzato meglio, e a quale ti sei più affezionata?
6) Ogni personaggio mi è sembrato perfettamente realizzato, nonostante Sarah abbia maggior spessore, e a lei mi sono affezionata molto.
I: Secondo te cosa sta a significare il finale di Celeste 1872?
7) Che dall’oceano sono dipese le sorti dei personaggi e che, nonostante si cerchi di combatterlo, é un “problema” che tuttavia nessuno riesce ad evitare.
I: Celeste 1872 ti ha fatto riflettere? Se sì, a cosa ti ha fatto pensare?
8) Si. A quanto possa essere forte, inarrestabile e potente l’amore di una madre, dinanzi ad ogni avversità.
I: Conoscevi la storia della Mary Celeste prima di leggere il libro?
9) No. Non ne sapevo assolutamente niente. Ivano, da questo punto di vista, mi ha istruita.
I: Che ne dici, leggerai altro di Ivano Mingotti?
10) Assolutamente si! Aspetto la pubblicazione del suo prossimo romanzo, se non ricordo male incentrato sul mito del Minotauro.
I: Cosa ne pensi di Ivano come persona e del suo modo di scrivere?
11) Penso sia una persona meravigliosa. Intraprendente, ambizioso, volenteroso e, nonostante la giovane età, ha le giuste basi per divenire – spero in un futuro non troppo lontano – un autore affermato. Perlomeno, per me è già così. Per quanto riguarda il suo modo di scrivere, l’ho “apprezzato” maggiormente in questa sua ultima fatica letteraria, piuttosto che nelle precedenti letture.
Nel 1872, Sarah Briggs si trova a bordo della Mary Celeste, nave di proprietà del marito, salpata dagli Stati Uniti e diretta verso il porto di Genova. Accompagnata dal consorte e dalla figlioletta, Sarah, donna pia e devota, racconta in prima persona i lunghi giorni di navigazione in mezzo all’oceano, costretta a sopportare la convivenza con marinai sporchi e volgari. La tranquillità del viaggio viene presto interrotta dal manifestarsi di eventi inspiegabili: cosa rappresenta la luce accecante che puntualmente avvolge la nave? E perché, ad ogni apparizione, un nuovo membro dell’equipaggio scompare letteralmente nel nulla?
Celeste 1872 è un lungo viaggio verso Genova, ma anche il lungo viaggio dentro al cuore di una donna. Un romanzo introspettivo attraverso cui l’autore esplora l’anima femminile con delicatezza, alternando tempeste a momenti di bonaccia, raccontando così la vicenda della Mary Celeste, che può essere considerata a tutti gli effetti la prima nave fantasma della storia.
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