Col naso che brucia
ed un vaso vuoto nel petto
mi trascino verso la notte
Penso al domani
all’incertezza del risveglio
al senso di colpa nei confronti del sogno
al terribile fraintendimento
tra luce
e casa
Penso
che non c’è cuscino più comodo
dell’anima che si lascia andare
abbandonando la sua lotta alla vita
per scorrere via
nel tumulto
delle vite sconfitte
arresesi ai tormenti
dei domani che vengono
sempre e purtroppo
Quanto più è caro l’oggi
dove tutto
dalla punta delle dita all’angolo del tavolo
è già conosciuto
e vissuto.
©Ivano Mingotti