Eccoci al primo appuntamento col nostro PizzatTalk Special: 5 autori condividono con noi I LORO CONTATTI PER LA PROMOZIONE e ci parlano delle loro opere. Commentate e diteci chi vorreste vedere in un PizzaTalk da 8 domande 😉
Ospiti di oggi: Alessandro Cirillo, Stefano Falotico, Annapaola Prestia, Francesca Mastrolia, Giuseppe Puccio
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LE INTERVISTE – Emanuele Rizzardi, L’ultimo Paleologo
Oggi intervistiamo Emanuele Rizzardi, autore di L’ultimo Paleologo, edito da Cavinato Editore.
Allora Emanuele, bando alle ciance: scegli un animale per farci capire chi sei. Uno eh, mi raccomando.
Il lupo, per la bellezza, l’agilità e lo spirito di cooperazione. E poi perchè è il simbolo di Casa Stark, più o meno.
Se dovessi scegliere una parola per spiegare perché scrivere, quale sarebbe? E perché?
Molto semplicemente direi che si scrive perchè non si può farne a meno, è una sorta di passione unita ad un bisogno di comunicare qualcosa attraverso delle parole. Personalmente mi piace l’idea di scrivere perchè molto banalmente ho qualcosa da raccontare e cerco di farlo nella maniera migliore che mi riesce, sperando di convidere il lavoro con chiunque possa essere interessato.
Dicci qualcosa di bello che hai scoperto sul mondo della letteratura, e qualcosa di brutto.
Di brutto posso dire che è un mondo difficile, perchè ci sono moltissimi editori disonesti e vendere il proprio libro, per quanto bello possa essere, non è facile se sei un esordiente con un piccolo editore alle spalle; mancano la visibilità, la forza di promozione tipica dei grandi distributori, i contatti e tutto il resto.
Di positivo però posso dire che la pubblicazione dà una grande soddisfazione nonostante tutto ed è quindi l’entrata stessa nel mondo della letteratura una cosa bella, interessante e sicuramente nuova.
Ora passiamo al tuo libro, L’ultimo Paleologo. Perché scegliere l’assedio di Costantinopoli come ambientazione?
Anzitutto perchè ho molto a cuore il medioevo, in particolare quello bizantino e l’ultima battaglia dell’impero è sicuramente un momento storico importantissimo e di grande interesse, che è stato ed è ancora molto trascurato, a questo unisci il fatto che non mi piace raccontare qualcosa di già troppo noto (la letteratura è piena di romanzi su Cesare, Alessandro o sull’epoca dei Faraoni). Questo spiega la scelta di un’ambientazione particolare come l’assedio di Costantinopoli e la guerra civile per il regno di Georgia.
Se dovessi paragonare il tuo libro a un piatto, quale sarebbe?
Sarebbe sicuramente un piatto nutriente e corposo ma abbastanza gustoso per essere assaporato anche dai palati meno esigenti. Non so ipotizziamo una pizza o un hamburger.
L’ultimo libro che hai letto?
L’Assiro, di Nicholas Guild. É un romanzo storico ambientato ai tempi del conflitto fra Medi e Assiri che ho scoperto per caso a uno scambio di libri gratuito.
Raccontaci in breve cosa secondo te ha spinto l’autore a scrivere quel libro.
Beh spero che siano motivazioni simili alla mia, voler raccontare una storia, voler far conoscere al pubblico un fatto realmente accaduto ma inserendosi elementi della propria fantasia. In generale penso che valga per tutti i romanzi storici e forse per ogni genere di romanzo.
In che modo ti ha arricchito quest’ultimo libro letto?
Mi ha aperto una finestra su un periodo e un mondo a me sconosciuto, che mi dava solamente il ricordo di qualche nome. Ora grazie a lui è tutto più chiaro e personale
Facci il nome di un autore emergente secondo te in rampa di lancio, pronto quindi per il grande salto, e di un autore emergente che, invece, secondo te, non merita il successo che sta avendo.
Non saprei, non conosco molti autori emergenti, specialmente nel campo della narrativa. Per quanto riguarda chi non merita il successo, secondo me ci sono molti autori nazionali e internazionali che hanno a malapena la capacità di mettere insieme qualche frase di senso compiuto ma hanno un grande successo per via delle tematiche “di moda” che trattano, quindi magari umanamente non se lo meritano tutto quel successo, però se il libro vende alla fine lo decidiamo noi, non una mano invisibile.
Ok, ora buttiamoci sul 50 e 50. Rispondi sinceramente, d’impulso: 5stelle o Possibile?
Non l’ho capita
Inter o Milan?
Nessuna!
Sardegna o Catalogna?
Catalogna
Pinoli o noci?
Noci
Divano o sedia a dondolo?
Divano
Nero o verde?
Nero of course
Assenzio o gassosa?
Assenzio (fa molto artista maledetto, no?)
New Metal o Dance?
New Metal
Sopra o sotto?
Sopra
Dove possiamo trovare il tuo libro? Dacci qualche link
Lo potete ordinare nelle migliori librerie oppure trovarne lì una copia fisica già presente. Se no potete ordinare la versione digitale o una copia direttamente a domicilio da Amazon, IBS, Mondadoristori ecc.
Qualche link:
Consigliaci il libro di un altro autore emergente.
In realtà non saprei, non mi capita molto di leggere autori emergenti.. Consiglio però il ciclo del “Longobardo” di Marco Salvador che pur non essendo emergente secondo me non ha la fama che merita. Mi è piaciuto anche la saga de “La Porpora e il Sangue” di Vicentini.
Che altro dirvi? Andate a cercarvi L’ultimo Paleologo, Emanuele Rizzardi, Cavinato Editore!
E… buona lettura!
Ivano
LE INTERVISTE – Teresa Breviglieri, Racconti dell’Oltre
Oggi intervistiamo Teresa Breviglieri, autrice di Racconti dell’Oltre, autopubblicato.
Allora Teresa, bando alle ciance: scegli un animale per farci capire chi sei. Uno eh, mi raccomando.
Sono decisamente un gatto nero.
Se dovessi scegliere una parola per spiegare perché scrivere, quale sarebbe? E perché?
L’unica parola possibile è “Magia”. Perché scrivere crea dei mondi alternativi in cui si perde la mia fantasia e tutto questo lo ritengo magico.
Dicci qualcosa di bello che hai scoperto sul mondo della letteratura, e qualcosa di brutto.
In questo mondo così particolare, ho scoperto libri meravigliosi che fanno volare la fantasia. Quello che ritengo “brutto” è leggere libri improponibili di autori affermati e vedere che hanno successo solo perchè sono conosciuti. Questa è una cosa che mi fa decisamente arrabbiare.
Ora passiamo al tuo libro, Racconti dell’Oltre. Perché hai scelto di scrivere dei racconti e non un romanzo?
Il romanzo lo sto scrivendo attualmente e spero di poterlo pubblicare entro la fine dell’anno. Ho scelto di partire con la mia prima pubblicazione con una raccolta di racconti, perché amo le storie particolari e ho pensato fosse un buon modo per iniziare. Inoltre, in passato, ho avuto molti riscontri positivi riguardo alle mie storie e questo mi ha spronata ad andare avanti per questa strada.
Se dovessi paragonare il tuo libro a un piatto, quale sarebbe?
Il mio libro lo paragono sicuramente ad un piatto di nouvelle cousine come “All Black”. (Nido di spaghetti al nero di seppia e caviale).
L’ultimo libro che hai letto?
Ho finito di leggere da poco “La sostanza del male” di Luca D’Andrea.
Raccontaci in breve cosa secondo te ha spinto l’autore a scrivere quel libro.
Credo che nel suo animo ci sia tormento e questo credo che lo abbia spinto a scrivere questo romanzo che da l’idea di come possa essere strana la mente umana.
In che modo ti ha arricchito quest’ultimo libro letto?
Diciamo che sicuramente ha avuto un buon impatto su di me. Ogni libro che leggo mi arricchisce mentalmente e questo romanzo mi ha dato ulteriore prova di come le persone possano arrivare a degli estremi che possono fare impazzire.
Facci il nome di un autore emergente secondo te in rampa di lancio, pronto quindi per il grande salto, e di un autore emergente che, invece, secondo te, non merita il successo che sta avendo.
Non voglio sembrare di parte ma vorrei citare Daniela Gargiulo che ormai considero come una figlia, ma obiettivamente scrive davvero molto bene e credo che meriti di sfondare. Per quanto riguarda autori che sfornano libri che vendono senza merito, potrei citare diversi nomi: mi limito a dire che ho avuto modo di recensire diversi libri di autori emergenti. E molti, dopo averli letti ho preferito non recensirli. Davvero illeggibili. Preferisco non fare nomi. Ne avrei troppi da scrivere.
Ok, ora buttiamoci sul 50 e 50. Rispondi sinceramente, d’impulso: youtube o tv?
Tv
Netflix o Sky?
Sky
Cioccolato o salame?
Cioccolato
Autunno o primavera?
Primavera
Sirmione o Ventimiglia?
Sirmione
Bollicine o naturale?
Bollicine
Pop o Indie?
Pop
Destra o sinistra?
Nessuna
Dove possiamo trovare il tuo libro? Dacci qualche link
Il mio libro si trova su Amazon, Feltrinelli, IBS, Play Store, Stretlib e su tutti gli ebook store. È sufficiente digitare il titolo e si trova senza difficoltà.
Consigliaci il libro di un altro autore emergente.
Devo dire che continuo a consigliare Daniela Gargiulo che fino ad ora è l’autore che mi ha più colpita. Consiglio il suo libro “Runes, il canto della vendetta”
Che altro dirvi? Andate a cercarvi Racconti dell’Oltre, Teresa Breviglieri!
E… buona lettura!
Ivano
LE INTERVISTE – Stefano Buzzi, Poesie Pop
Oggi intervistiamo Stefano Buzzi, autore di Poesie Pop, pubblicato da Amande Edizioni.
Allora Stefano, bando alle ciance: dicci subito, in tre parole, chi sei. Tre eh, mi raccomando.
Sono Stefano, almeno così han deciso trentasette anni fa. Speaker di una radio locale con la passione per la musica e la scrittura.
Se dovessi scegliere una parola per spiegare perché scrivi, quale sarebbe? E perché?
Condividere. Scrivere poesie significa catturare un’emozione, come succede con le fotografie. Condividere e trasmettere quest’emozione è quello che mi spinge a scrivere.
Difficile, facile, migliore o peggiore di quanto ti aspettassi: com’è il mondo della letteratura? Lo consiglieresti a qualcuno?
Quello della letteratura è un mondo a me sconosciuto, visto dalla parte dello scrittore. Leggere invece fa parte di me da sempre. Consiglio senza dubbio a tutti di non smettere mai di sognare attraverso i libri. Per quanto riguarda la mia esperienza è ancora troppo presto per tracciare un bilancio oggettivo.
Raccontaci un evento legato ai tuoi libri che ti ha fatto stare particolarmente bene, e uno che ti ha fatto stare particolarmente male.
Quando ho preso in mano la prima copia del mio lavoro mi sono sentito felice. Sentivo di aver realizzato uno dei sogni che tenevo chiuso nel cassetto. Ed essendo un sogno che si realizza sono veramente pochissime le delusioni, forse qualche porta chiusa da qualche libreria contattata per la promozione.
Ora passiamo al tuo libro, Poesie Pop. Perché la poesia, perché ora?
La poesia non ha tempo. La mia poesia poi, essendo POP, ovvero molto influenzata dalla musica, è diretta, accessibile a tutti. E si esaurisce in un tempo breve. Come succede nella comunicazione di oggi, quella dei social network.
Ora chiudi gli occhi e pensa al tuo libro: qual è la prima immagine che ti viene in mente?
La realtà che le opere contengono. Tutte le opere prendono spunto da fatti realmente accaduti, a me in prima persona o osservando le vite di chi mi sta accanto.
Se dovessi paragonare il tuo libro a un piatto, quale sarebbe?
Vista la stagione, una bella insalata di riso freddo. C’è un po’ di tutto, riempie ed è estivo.
Prova a convincerci a comprare il tuo libro in 10 parole.
Come un disco, ogni volta che si legge appare diverso.
Dove possiamo trovare il libro? Dacci qualche link
Si può trovare in tutte le librerie Indie d’Italia, su ordinazione. Oppure, se siete più moderni, lo potete trovare su Ibs e Amazon.
Consigliaci il libro di un altro autore emergente.
Vi consiglio i libri di Claudia Funiciello, romanzi gialli davvero avvincenti. Trovo sia un’autrice molto valida.
Che altro dire allora? Stefano Buzzi, Poesie Pop, Amande Edizioni.
E.. buona lettura!
Ivano