Altro, LE INTERVISTE

LE INTERVISTE – Gerardina Sicignano, “La Voce del Diavolo”

Oggi parte un nuovo piccolo progetto, un angolo dedicato interamente agli autori emergenti; piccole interviste per dare la parola a chi trova qualche difficoltà di troppo nel farsi conoscere, per chi vuole emergere e per chi vuole conoscere chi ancora non è emerso.

Cominciamo oggi con Gerardina Sicignano, autrice dell’autopubblicato La Voce del Diavolo, suo terzo romanzo.

19142145_1906502896295203_311727072_n

 

Allora Gerardina, bando alle ciance: dicci subito, in tre parole, chi sei. Tre eh, mi raccomando.

Testarda, sognatrice, idealista

Se dovessi scegliere una parola per spiegare perché scrivi, quale sarebbe? E perché?

Bisogno. Perché bisogno? Perché non riesco a farne a meno; ogni volta che un nuovo personaggio muove i suoi primi passi nella mia testa io sento l’irrefrenabile “bisogno” di scrivere la sua storia.

Difficile, facile, migliore o peggiore di quanto ti aspettassi: com’è il mondo della letteratura oggi? Lo consiglieresti a qualcuno?

Sicuramente difficile; nonostante le difficoltà, consiglierei comunque, a chi ama scrivere, di mettersi in gioco e provarci, anche se non è facile per niente.

Raccontaci un evento legato ai tuoi libri che ti ha fatto stare particolarmente bene e uno che ti ha fatto stare particolarmente male.

Non ho eventi particolari da raccontare, purtroppo; sicuramente i commenti positivi di chi ha letto il mio libro mi fanno stare bene, ma niente che valga la pena d’essere raccontato.

Ora passiamo al tuo libro, La voce del Diavolo. Qual è la particolarità che salta subito all’occhio?

La presenza del Diavolo, che segue il protagonista dall’inizio alla fine.

Perché parlare della fine del mondo in questo periodo storico?

Perché forse, soprattutto oggi, gli eventi ci mostrano un mondo che va a gran velocità verso la fine dei tempi.

Ora chiudi gli occhi e pensa al tuo libro: qual è la prima immagine che ti viene in mente?

“Un Lago di vermi”, è una delle scene del romanzo; il mio protagonista si ritrova immerso in questo lago di vermi di ogni colore e dimensione. È la prima scena che mi viene in mente, perché l’ho presa da un mio sogno.

Se dovessi paragonare il tuo libro a un piatto, quale sarebbe?

Questa è difficile! Davvero, non saprei; visto il tema del libro, se fosse un piatto, di sicuro sarebbe indigesto.

Prova a convincerci a comprare il tuo libro in 10 parole.

Scorrevole, avvincente, misterioso, intrigante, stimolante, apocalittico, emozionante, allucinante, riflessivo, catartico

Dove possiamo trovarlo?

Su Lulu e tramite la mia pagina Facebook.

Consigliaci un libro di un altro autore emergente.

“Julia Gray” di Maria Rosaria Fioravante.


Bene, vi rimandiamo quindi a La Voce del Diavolo, Gerardina Sicignano, Lulu press.com e, come sempre..

Buona lettura!

 

Ivano

 

Pubblicità
Standard
Altro, Cosa ne pensa un autore..?

COME FARSI PUBBLICARE – CONTATTI CON GLI EDITORI

Negli ultimi tempi, si sta assistendo a un incremento esponenziale dell’autopubblicazione come prima destinazione di tutti quegli autori che vorrebbero vedere pubblicato il proprio libro; questo ha portato, va detto, a una diminuzione della qualità, o quantomeno della percezione della qualità, del prodotto libro, in generale, e a una diminuzione della sua autorevolezza: se chiunque può pubblicare, compresi veri e propri analfabeti, allora il libro in sé, soprattutto per gli emergenti e gli esordienti, diventa qualcosa di poco valido agli occhi dei lettori.

Ma perché ci si rifugia sempre più spesso nell’autopubblicazione?

1. Perché è più facile, certo: basta starsene a casa e mandare il file pdf ad un sito tra Lulu, IlMioLibro e LampiDiStampa ed ecco, non c’è nemmeno da aspettare: verrà pubblicato.

2. Perché è più veloce: niente editing, la copertina la scelgo io, mi può arrivare a casa anche domani

3. Perché la percezione della pubblicazione, soprattutto della prima, è la stessa di una fama inaspettata: se ho pubblicato, diventerò famoso e sarò sicuramente letto da tanti.

4. Perché se il libro è stato rifiutato dagli editori: ecco, sono dei balordi e me lo pubblico io, piuttosto.

5. Perché devono lucrare gli editori sul mio libro? Piuttosto ci lucro io.

Allora, andiamo per gradi. Innanzitutto, come detto, l’autorevolezza di un autopubblicato è praticamente nulla. E, soprattutto, saltare a pié pari l’editore per ripicca – “perché non sono stato selezionato” – per fretta o perché è l’ultima spiaggia è, di per sé, assolutamente stupido.

Un editore, attraverso il proprio marchio, un buon lavoro di editing e una distribuzione (anche scarsa) vi darà sicuramente risultati più decenti dell’autopubblicazione – chiariamoci: se vi autopubblicate, sarà quasi impossibile entrare in libreria, difficilissimo vendere a conoscenti, difficile fare presentazioni, ed è così che ci si promuove; e, ovviamente, lo dovrete fare da soli.

Ma allora torniamo alla domanda principale: come faccio a ottenere di farmi pubblicare?
In primis: se il tuo testo non è valido, lascia stare. Tientelo per te, magari fanne stampare qualche copia in autopubblicato, sì, ma in privato, senza sogni di gloria.Se il testo, invece, sembra valido a più persone che l’hanno letto, e vuoi arrivare a un editore, beh, non scoraggiarti al primo no, e ritenta fino a trovarlo. Però, seguendo un certo metodo. Quale?

Prima di tutto, va detto che gli editori ricevono CENTINAIA di mail ogni giorno con centinaia di proposte diverse. Per farvi notare, seguite queste tre regole: ORDINE, AUTOREVOLEZZA, SINTESI.

Ordine: la mail che manderete deve essere ben scritta, priva di errori, pulita, e riportare in ogni sezione il materiale che ne fa parte. Es. un pdf per il vostro testo, un pdf per una sinossi del testo e un pdf per una vostra biografia esaustiva. Non mandate trenta racconti in allegato, in trenta allegati diversi, e non mettete bio e sinossi nel testo, o peggio ancora nel testo della mail.

Autorevolezza: dovete far capire che ne sapete, o che siete validi; insomma, dovete far capire che si può puntare su di voi. Nella biografia inserite dati che possano far intuire un vostro impegno diretto nel mondo culturale o letterario, o fate capire che avete – se davvero lo avete, sia chiaro – un bacino di lettori potenziali.

Sintesi: siate SINTETICI. Una sinossi breve, una bio breve. Non sbrodolatevi di complimenti, evitate riferimenti a menzioni d’onore o premi vinti – che non contano nulla – non dilungatevi nel corpo della mail.

Ci sono centinaia e centinaia di editori free in Italia, che non chiedono quindi un euro per pubblicare e che spesso si fanno il mazzo tanto per rendere il libro autorevole, quindi leggibile, quindi comprabile. Fate i seri, e piuttosto che abbandonarvi all’autopubblicazione, pensate a contattarli tutti. Vedrete che, agendo nel modo giusto, sarete ascoltati.

Lascio qui sotto, in allegato, l’elenco delle case editrici Free o a Doppio Binario che ho contattato in tutti questi anni di lavoro nel campo editoriale. Potranno servirvi, sicuramente.

E, come sempre, buona scrittura.

Ivano

LISTA CONTATTI EDITORI – CLICCARE PER SCARICARE


Se siete in cerca di consigli, trucchi e dati su pubblicazione, promozione e distribuzione del vostro libro, potete acquistare il mio manuale “Come Diventare Uno Scrittore” alla modica cifra di 1.99 (versione ebook su Amazon, cliccando direttamente il link qui sotto)

Link per l’acquisto

41QqRuTmSIL

Standard