LE INTERVISTE

LE INTERVISTE – Emi White, Racconti per il treno

Oggi intervistiamo Emi White, autrice di Racconti per il treno, autopubblicato.

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Allora Emi, bando alle ciance: dicci subito, in tre parole, chi sei. Tre eh, mi raccomando.

Una progettista compulsiva.

Se dovessi scegliere una parola per spiegare perché scrivi, quale sarebbe? E perché?

Incoraggiare. Scrivo per farmi coraggio e secondariamente per non scordare ciò che imparo.

Difficile, facile, migliore o peggiore di quanto ti aspettassi: com’è il mondo della letteratura? Lo consiglieresti a qualcuno?

Forse un po’ più facile di come me lo aspettavo. Scrivere può essere un piacere, una sfida personale, un momento di crescita interiore e talvolta può portare anche dei guadagni. Ovviamente sarebbe bene avere qualcosa che garantisca uno stipendio a fine mese perché non è detto che la scrittura sia remunerativa.

Raccontaci un evento legato ai tuoi libri che ti ha fatto stare particolarmente bene, e uno che ti ha fatto stare particolarmente male.

Difficile sceglierne uno soltanto: complimenti e incoraggiamenti sono gratificanti così come il concludere una trama, o il partecipare a un’intervista come questa (grazie). Al contrario non ricordo eventi spiacevoli legati all’attività della scrittura. Può capitare che io scriva quando mi sento triste e sconfortata, è già accaduto, ma le ragioni del dispiacere non derivano dallo scrivere.

Ora passiamo al tuo libro, Racconti per il treno. Perché hai scelto di usare il racconto come mezzo letterario?

Avevo appena finito di scrivere e tradurre in inglese “L’uovo di Daila”, un romanzo di circa cinquecento pagine e mi sono imbattuta in un articolo di un blogger che spiegava le difficoltà dello scrivere nel breve, molte a suo dire. Sono una persona che ama le sfide, specialmente se intuisco che possono condurre a una crescita personale; ero curiosa di vedere se sarei riuscita a realizzare dei racconti di vario genere letterario, brevi e di media lunghezza.

Ora chiudi gli occhi e pensa al tuo libro: qual è la prima immagine che ti viene in mente?

Mont Saint-Michel.

Se dovessi paragonare il tuo libro a un piatto, quale sarebbe?

Una “Quattro Stagioni”.

Prova a convincerci a comprare il tuo libro in 10 parole.

Chi lo ha letto ne parla bene.

Dove possiamo trovare il libro? Dacci qualche link 

Per il momento, la versione elettronica è gratuita. È sufficiente lasciare la propria mail nel sito www.emiwhite.com (utilizzando il modulo dei contatti o l’iscrizione alla newsletter). Si può anche ottenere l’epub su facebook, lasciando un messaggio di richiesta nella pagina autore https://www.facebook.com/CantastorieEmiWhite/ o nella pagina del libro https://www.facebook.com/Raccontiperiltreno o via messanger direttamente a me. Per quanto riguarda il cartaceo, mi piacerebbe riuscire a realizzarlo il prima possibile.

Consigliaci il libro di un altro autore emergente.

Sholeh Zard di Jasna C. Lemanj e Sybille Tezzele Kramer.


Che dire allora? Emi White, Racconti per il treno, i recapiti li avete…

Beh, buona lettura e.. alla prossima

Ivano

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3 risposte a "LE INTERVISTE – Emi White, Racconti per il treno"

  1. Pier ha detto:

    Complimenti per l’intervista e per lo spazio dedicato agli autori emergenti da parte di questo blog. Ho avuto modo di leggere i Racconti per il treno, e mi hanno sorpreso più che positivamente. La raccolta è davvero molto originale e i raccontini possiedono tutti una morale di fondo, lasciando sempre qualcosa a livello interiore e stimolando la riflessione. Molto consigliati!

    "Mi piace"

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