Continuiamo con la nostra rubrica, dando voce direttamente a un lettore o a una lettrice che ha avuto la fortuna, o la sfortuna ( eheh ) di leggermi. E’ il turno di Martina Volontè, lettrice accanita e recensitrice per il blog letterario Il lato oscuro delle parole.
I: Ciao Martina! Raccontaci, come sei venuta a contatto con Celeste 1872?
1) Ivano mi ha gentilmente inviato l’opera completa.
I: Conoscevi Ivano Mingotti già prima di leggere Celeste?
2) Si, ho letto altri due suoi romanzi: “Il paese dei poveri” e “Il cenotafio di Simon Petit”; inoltre conosco la sua associazione culturale LiberoLibro.
I: Allora, dicci: come hai trovato il libro? Ti è piaciuto?
3) L’ho trovato davvero ben fatto e si, mi è piaciuto molto.
I: È stata una lettura facile o difficile?
4) Molto facile, decisamente scorrevole e piacevole.
I: Ti sei sentita coinvolta dalla narrazione, o non vedevi l’ora di finirlo?
5) Non vedevo l’ora di finirlo, perché mi sentivo coinvolta nella narrazione e desideravo sapere come andava a finire la traversata oceanica.
I: Quale personaggio ti sembra realizzato meglio, e a quale ti sei più affezionata?
6) Sicuramente Sarah, difficile non rimanere impressionati dalla sua forza d’animo.
I: Secondo te cosa sta a significare il finale di Celeste 1872?
7) Secondo me significa che, per quanto ci piaccia credere di essere unici e invincibili, c’è sempre una forza inspiegabile e incontrollabile che ci sovrasta, e contro cui non possiamo nulla.
I: Celeste 1872 ti ha fatto riflettere? Se sì, a cosa ti ha fatto pensare?
8) Mi ha fatto pensare a come sembri vulnerabile e solo l’essere umano quando non si trova sulla terra ferma. In mare tutte le paure sembrano emergere dal profondo, per torturare l’anima.
I: Conoscevi la storia della Mary Celeste prima di leggere il libro?
9) No, è stata una piacevole sorpresa. Complimenti a Ivano per la scelta!
I: Che ne dici, leggerai altro di Ivano Mingotti?
10) Certamente! E sono sicura che non passerà molto tempo.
I: Cosa ne pensi di Ivano come persona e del suo modo di scrivere?
11) Giovane e impegnato in tantissime attività: lodevole. Si fa in quattro per la sua associazione ed è sempre pronto a dare una mano agli autori emergenti. Trovo sia uno scrittore singolare, arguto e abile; dalle trame ricercate e dai personaggi unici.
Nel 1872, Sarah Briggs si trova a bordo della Mary Celeste, nave di proprietà del marito, salpata dagli Stati Uniti e diretta verso il porto di Genova. Accompagnata dal consorte e dalla figlioletta, Sarah, donna pia e devota, racconta in prima persona i lunghi giorni di navigazione in mezzo all’oceano, costretta a sopportare la convivenza con marinai sporchi e volgari. La tranquillità del viaggio viene presto interrotta dal manifestarsi di eventi inspiegabili: cosa rappresenta la luce accecante che puntualmente avvolge la nave? E perché, ad ogni apparizione, un nuovo membro dell’equipaggio scompare letteralmente nel nulla?
Celeste 1872 è un lungo viaggio verso Genova, ma anche il lungo viaggio dentro al cuore di una donna. Un romanzo introspettivo attraverso cui l’autore esplora l’anima femminile con delicatezza, alternando tempeste a momenti di bonaccia, raccontando così la vicenda della Mary Celeste, che può essere considerata a tutti gli effetti la prima nave fantasma della storia.
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