Crepe, come sassi sui parabrezza
e sottili evocazioni di svolte, di accelerazioni
sulla via che porta a tutte le perdizioni
Avevo visto un merlo, sulla punta più alta
dell’albero più basso della campagna intera,
guardare l’orizzonte col petto gonfio e le piume secche,
già morto di una morte che non era mai venuta,
scheletro e trionfo e monumento al cielo
Crepitare di passi, e sorrisi,
e parole gettate al vento
come potesse mai rispondere,
soffocarti di braccia, stringerti
e dirti continua, avanti
ci sarò io ad aspettarti.
©Ivano Mingotti
Bellissima chiusa. Aspettare. Ciao,65Luna
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