Sono il re del fango,
il principe dello scarto,
colui che è venuto per sentirsi dire
di tornare indietro,
migliaia e migliaia di volte
ad ogni risveglio
Saprai, aprendo le ante della tua finestra
che fuori, sopra i tetti,
non splende il cielo limpido e terso,
ma una pioggia continua, imperterrita, di tempo perso
Vivi per essere ricordato
e muori per essere dimenticato
e tutto ciò che rimane di te
è il pulviscolo nel grembo dei vermi
Finiscila con queste storie
e salta, più in alto del cielo stesso,
a gridare alla vita che vivi,
che respiri,
che hai un cuore che batte
©Ivano Mingotti