Come ci si può permettere
di tenere il futuro per il bavero
e comandargli di essere
fata
o scheletro
o viandante di nuovi aspetti
di nuove maschere
di nuovi falsi successi
di nuovi finti passi, finiti
come le schegge di un piatto rotto
nel carretto dell’operatore ecologico
una mattina di fine gennaio.
Disgraziato, mi ripeto,
il giorno in cui volli sapere
Era meglio forse andare alla gogna
con gli occhi di un bambino
o di un vitello
sulla rampa dello scannatoio
a osservare il cielo limpido
e sorridere
nonostante lo strider nelle orecchie
di un suono non ancora nemico
©Ivano Mingotti