Qui
è dove posasti la tua mano in quella giornata d’inverno
in cui il mio cuore ti batteva addosso
e tu gli tacevi
Qui
è dove vedesti la ferita
e la baciasti con le tue bende
nascondendomela gli occhi, adesso
Vedi sotto le garze?
Il petto grida
e l’anima si scuote
e sbatte contro la tua mancanza
Ora tu parli, ed io non sento
che il lontano sogghignar dei telefoni
che muti ci tengon lontani
mentre ci lanciamo tra le braccia, lenti e inesorabili
Come la fine che arriva
ad ogni fine di settimana che cade
e ci ritrova un poco più vecchi
ed un poco più appassiti
insieme.
©Ivano Mingotti
intensa, come un abbraccio, come un profumo, come un addio, un ritorno.
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grazie mille 🙂
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È bellissima, e commuove
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grazie :))))))
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Molto profonda.
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ti ringrazio 🙂
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Bellissima! Commovente!
Buon 2015 Ivano! 🙂
Bea
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:))) buon 2015!
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