Ho toccato il mio passato
sapeva di cose belle e perdute
Le ho lasciate scivolare
ruvide sulle dita
e taglienti come il vetro
Come i fanali rotti di un’automobile
che ha lasciato le polveri della sua morte sul marciapiede
li ho sentiti
sui polpastrelli
Ora giaccio sulla mia sedia
e penso
alla strada su cui mi son fermato
guardandomi intorno
mentre il cielo, grigio, mi schiacciava
il suo oracolo di pioggia
addosso.
©Ivano Mingotti