Col naso che brucia
ed un vaso vuoto nel petto
mi trascino verso la notte
Penso al domani
all’incertezza del risveglio
al senso di colpa nei confronti del sogno
al terribile fraintendimento
tra luce
e casa
Penso
che non c’è cuscino più comodo
dell’anima che si lascia andare
abbandonando la sua lotta alla vita
per scorrere via
nel tumulto
delle vite sconfitte
arresesi ai tormenti
dei domani che vengono
sempre e purtroppo
Quanto più è caro l’oggi
dove tutto
dalla punta delle dita all’angolo del tavolo
è già conosciuto
e vissuto.
©Ivano Mingotti
Ivano Mingotti 
Comprendo i sensi di colpa di cui parli!
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:))
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Ciao Ivano, ho letto l’anteprima del tuo nuovo libro. Il paese dei poveri è sempre attuale, perché come in passato, ciò che è diverso o secondo alcuni inutile,viene represso in tutte le maniere, o peggio ancora nascosto agli occhi del mondo perché questa società materialistica si è immolata al dio denaro, per cui tutto ciò che non produce ricchezza deve essere rigettato, lo scandalo di Roma mafiosa è l’esempio perfetto: sono riusciti a lucrare persino sopra gli ultimi degli ultimi. Ti faccio i complimenti per il tuo modo di scrivere molto dettagliato, soprattutto nel descrivere i personaggi, ti auguro buona fortuna per il tuo libro e tanti auguri di buon Natale, ciao Giusy.
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grazie mille giusy 😀 e ci risentiamo presto :))
ps. assolutamente d’accordo con te 😛
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