Quel falchetto che avevi tra i denti
con le ali spezzate
ha graffiato le mura
di quest’anima rotta
Si è ficcato
tra lo stomaco ed i polmoni
e ogni volta che tu ti avvicini
mi becca sugli occhi
Io volevo afferrarlo
per potermelo allontanare
tu l’hai stretto
l’hai cinto
l’hai messo in un angolo
fino a quando
nello stomaco mio
non è rimasto altro
che il rigurgito
di ogni suo pasto
Quegli occhietti neri
ed il volto sfigurato
dalla sfiducia
verso qualsiasi mano
Ed io sono il falchetto, ora
e più mi guardo intorno
più mi sento queste ali spezzarsi.
©Ivano Mingotti
Non sono certo un esperto di poesia, ma questa mi ha colpito. Complimenti.
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ti ringrazio :))
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