Signori miei, partiamo da una premessa: se volete far conoscere i vostri scritti (le vostre opere), dovete farle leggere, e possibilmente a più gente possibile. Preparatevi, quindi, a subire un SACCO di critiche.
Potete essere la reincarnazione di Dante, ma come ci insegna l’ora di italiano a scuola, NESSUN AUTORE è esente da critiche, quindi meno che mai voi.
Preparatevi, soprattutto, perché siamo in Italia, e in Italia la gente è fatta in un certo modo, e così anche il lettore, e cioè:
– se sei un esordiente, sei da bistrattare a priori. Perchè sei nuovo, e dunque non capisci “un cazzo” di “come si dovrebbe fare davvero”. Quindi, se sei esordiente, preparati ad essere rifiutato ANCHE nel proporre gratuitamente il tuo lavoro. In Italia, se non hai già un nome, è davvero difficile, paradossalmente, fartelo.
– se sei un emergente, sei DA CRITICARE. Perchè il lettore italiano è così: ti critichiamo per crescere, devi imparare ad essere umile, devi crescere. Che poi, perché? Mah. Insomma, cercheranno il PELO nell’uovo per criticarti. E se rispondi a tono, preparati a prendere una bella vagonata di commenti sulla tua arroganza. E poi, ricordiamoci, essendo ancora emergente, ancora “non capisci un cazzo di come si dovrebbe fare davvero”. Che poi loro siano lettori, e non autori, non ha, per loro, alcuna importanza.
– se sei un emergente ormai fatto e finito, un quasi arrivato, preparati al peggio del repertorio italiano: L’INVIDIA e L’ACCANIMENTO CONTRO IL TUO SUCCESSO “INGIUSTO”. Cercheranno in qualunque modo di affossarti, criticandoti per partito preso.
I buoni lettori, obiettivi, magari critici a volte (anche pesantemente), ma perché davvero lo sentono, e non per “dovere di affrancarsi al resto del popolo”, saranno davvero pochi, e se li trovi, tienteli ben stretti.
Io ho avuto la fortuna di trovarne, per fortuna, oltre al marasma dei critici per partito preso (li vedi già dall’atteggiamento che hanno nel parlarti, a dire il vero. A volte, l’abito fa davvero il monaco!).
Detto questo: resisti, scuotiti, lascia perdere e continua; magari insultali, a bocca chiusa, tra te e te, ma abbandonali al loro brodo: se vuoi percorrere questa strada, l’ambiente è questo.
In fondo, come disse qualcuno
mai fare arrabbiare uno scrittore. O potresti trovarti morto in uno dei suoi libri
Quindi forza e coraggio, e soprattutto, tanta pazienza 🙂
Un abbraccio 😉
Ivano
Hai dimenticato il finale:
– se sei affermato, ogni cosa che pubblichi verrà etichettata come “non all’altezza della tua fama” 😉
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ahahaha XD sì, volevo metterlo, ma essendo per gli aspiranti autori mi son focalizzato sul prima dell’affermarsi 😛
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Su Amazon la vendono la pazienza? O meglio provare su Ebay?
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ahhah…ebay, forse 😛
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Purtroppo questo é vero in tutti i campi, non solo nella scrittura. Ma tu vai per la tua strada e lascia correre..
In bocca al lupo!
Bea
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certo, a testa alta 😀 grazie alla lupa!
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Però, anche ad essere emergente e a scrivere cosette, basta avere il cognome giusto o la faccia giusta in quel momento e il successo è garantito. Quando ero ingenua davvero, telefonai a Mondadori per sapere come e a chi inviare un manoscritto in visione. Mi rispose una voce saccente e vagamente ilare con una domanda: “perché mai pensa che un suo libro possa interessare proprio Mondadori?” Già! Ma quanto avrei voluto essere Dante, in quel momento , aver scritto la Divina Commedia e mandare il manoscritto, che ne so, a Feltrinelli e che quelli della Mondadori si rodessero il fegato per l’eternità! 🙂
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che poi, detto sinceramente, i titoli mondadori si vendono da soli :PPP XD
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tutta pura verità
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eheeheh 🙂
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Purtroppo tutto questo è dovuto anche a un livello molto basso delle pubblicazioni e alla voglia di tutti, anche chi non può permetterselo, di definirsi scrittore!
E per colpa di queste persone chi lo merita davvero, chi ha qualcosa da dire, resta nell’ombra!
Complimenti per il post! 🙂
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anche, certo…ma è anche per il pregiudizio che, se pubblicano in tanti, tanti scrivono male :p ti posso dire, da presidente di LiberoLibro Macherio, che ho letto tanti libri di ‘autori piccoli piccoli’ a livello di promozione ed esperienza, ma decisamente migliori rispetto a grandi libri promossi da grandi editori (e intendo davvero grandi, non Volo o Moccia, per intenderci) 😛 Secondo me ci sono tanti pregiudizi che devono cadere, come quello degli autopubblicati, su cui ho scritto un articolo 😉
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Beh, quello che dici non può fare che piacere! 🙂
Cerco subito l’articolo!
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😉
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comunque grazie 😀
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