Teste
disegnate di franchezza e timore
tremano tese
nell’andare del mezzo
Vivono come grilli appollaiati
cantando la loro canzone d’ascelle
in tributi di vestiti sozzi e pesanti
a coprirsi eternamente l’anima.
Con le braccia infilate negli anelli
di uno sposalizio di poche fermate appena
Grida, la nave, e gridano i viandanti
nei loro silenzi così stretti e lunghi
da apparire caotici riverberi
delle stesse parole
degli stessi sguardi degli stessi petti
e sempre schiacciati l’uno all’altra
in questo estremo divenire
di viaggio.
©Ivano Mingotti
Ciao, sei stato nominato. Vieni a vedere di cosa si tratta
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ma certo 😀
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Spendida, splendida lirica!
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:))))))
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