Maestosa grazia
brillante di pietre dure,
di sassi e di ciottoli
scivoli sotto i miei piedi, all’onda
che arriva e mi bacia la pelle
dei talloni nudi
Sospira sui gomiti
il pungere dell’aria fredda
come salici colmi di vespe allegre
o venti di papataci
nei bagni di Brianza.
Solleticati dal raggio ampio
di un tenero incontro di petti
va il fischiare
di una luce leggera
ma colma.
Sembrano gridare, all’arme
i fiori dei campi
e lottare
al suono dell’amore
più grande.
©Ivano Mingotti