Fontana di strade
che gridano il tuo nome ancora
mi vengono incontro
al calar delle palpebre
come sbuffi di ali
Tentenna la lingua
e solo si trova il ricordo
di pagine bianche e smarrite
in un tempo lontano
Vibra
incessante, inclemente
il viaggio di quell’inventore
che ti disse tempesta
per non dover vederti
come acqua sulfurea
o sospiro
o getto di santo respiro
Sentono i raggi
queste anime vaghe
che tremano al bianco mattino
che viene
lasciandoci soli.
©Ivano Mingotti
il penultimo verso è spettacolo …
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grazie :))
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A me piace questo passaggio 🙂
il viaggio di quell’inventore
che ti disse tempesta
per non dover vederti
come acqua sulfurea
o sospiro
o getto di santo respiro
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😀 grazie 🙂
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