Baciando il vento
vai
tra queste strade strette
nel rammentarti i giorni
al tavolo
stretti nelle nostre sedie
in un bicchiere d’aranciata
o tra un grissino
e il pane caldo
Scivoli come il riso caldo
che trama, tra lingua e bocca
il suo respiro
come goccia che cade nell’oceano
credendo di trovare un ventre tiepido
in cui venire digerita
Chiami il mare, a volte
seduta sul tuo lato del nostro letto
fissando una parete
come trovassi il tuo riflesso lì
tra lo sporger fastidioso di un quadro nostro
e il mondo, enorme, che guarda te
dalla finestra
spiando i tuoi vestiti
Credimi
se fossi tanto uomo quanto dovrei
ti avvolgerei di un unico sospiro
pregandoti tutte le notti
donna
del rosso imporporato
di ogni mio tempo immemore
e ormai sacrificato
Chiami
come la terra chiama le sue foglie
e grida al tempo degli amori
per ogni spoglia
di petalo infiammato,
di morte in fiore.
©Ivano Mingotti
quando la si incontra la POESIA, non ci si sbaglia, la si riconosce subito …
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:)))) ti ringrazio :)))
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Intensa, mi piace..
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ti ringrazio :))
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Ho guardato questa scena affascinante e ne sono rimasta ammaliata..
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:)))) grazie :)))
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