Figli di cera e di creta
conficcati nelle scapole come spilli
sovrani di ogni respiro
paiono celebrarsi
ad ogni alba
al suono dei singhiozzi
Infiniti cristalli di riflessioni
al vento andati
come foglie cadute al respiro
di un inverno brutale
e macabro
Tentenna, il cuore
al pensarsi in dovere
di esprimersi
sapendosi destinato a vedere
i propri pargoli
avvinghiati al patio
e immolati come impiccati
al passare del tempo.
© Ivano Mingotti